Ecco il “dietro le quinte” dei Turkish Café a Musicultura, un mio sguardo sulla prima semifinale a una settimana di distanza. E’ stata una bella esperienza per tutti,  e viverla da dentro vi assicuro che fa tutto un altro effetto. L’attesa, l’emozione, il cuore a mille.. le ultime prove, gli ultimi aggiustamenti… la tensione emotiva sta a mille…e vi assicuro che è contagiosa!

Per il resto…i Turkish non hanno vinto la finale, ma di certo hanno vinto tutto il resto, e non parlo solo di premi materiali. Ha vinto la loro presenza, la loro grinta, la loro coesione e la loro dignità di artisti prima e dopo il festival, dentro e fuori dal palco.

Si ok sarò di parte, ma poco importa e non voglio addentrarmi in sterili polemiche, ma i Turkish Cafè, sono inarrestabili, talmente inarrestabili che non si sono fermati neanche davanti ad un enorme problema tecnico durante l’esibizione, un problema inammissibile in un festival di tale livello, non dipeso dalla loro responsabilità, e che li ha fatti gareggiare ad armi impari proprio nella finale, (con tanto di solidarietà da parte degli altri artisti in gara, tutti comunque bravissimi). Avrebbero potuto fermarsi ma non lo hanno fatto, perchè i professionisti non si fermano mai, perchè lo spettacolo deve andare avanti sempre, anche se ci si sta giocando un occasione importante come Msicultura. Alè Turkish!

 

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